Il profumo dell’anice è uno di quelli che quando sono lontano e chiudo gli occhi mi ricorda casa… per questo Tasting Marche li ha fatti diventare messaggeri della tradizione, spargendoli per l’Italia attraverso un semplice ma gradito dono…
L’anice è una pianta erbacea aromatica da non confondere con l’anice stellato né con l’anice pepato (entrambi di origine orientale) con cui ha in comune però la stessa sostanza oleosa contenuta nei frutti, l’anetolo, e l’aroma pressocchè identico.
Seppur sia una pianta diffusa e coltivata in modo particolare in Spagna, l’anice semplice è originario dell’Egitto e delle isole greche ed è oggi molto diffuso in tutto il bacino mediterraneo. Anche le Marche ne vantano una piccola produzione e in alcune zone se ne coltivano varietà particolarmente pregiate, come l’anice verde di Castignano, presente nel Piceno e in particolare nelle zone di Castignano e di Offida, e con il quale si produce la famosa Anisetta e che si appresta a diventare presidio Slow Food.
L’anice è utilizzato sin dall’antichità in medicina (citato tra i Medicamenti di Discoride che evidenzia i poteri antinfiammatori e digestivi della cenere di semi di aneto) ed era considerato dai latini un potente afrodisiaco e capace di stimolare la produzione di latte nelle puerpere.
Io lo adoro perché ha un profumo fresco e inebriante e un sapore dolce con un retrogusto di menta. Spesso tengo in dispensa i semi di anice per usarli all’occasione: preparare ciambelle e biscotti, utilizzarli insieme ad altre spezie per insaporire carni bianche….metterli in infusione per tisane o altre bevande calde, profumare cassetti di biancheria. Ma non rinuncio al suo aroma neanche dopo i pranzi o le cene con gli amici, quando spesso lo propongo agli ospiti sotto forma di Mistrà o Anisetta per correggere il caffè o semplicemente per un digestivo speciale.
La Torta soffice all’anice e ricotta è uno dei miei piatti forti, preparata con la ricotta, lo zucchero di canna, le uova, un goccio di latte, la farina, il lievito e i semi di anice che ne impreziosiscono il gusto e la rendono perfetta per una colazione genuina e povera di grassi.
Se poi voglio renderla ancora più golosa aggiungo dei pezzetti di cioccolato fondente prima di versarla nella teglia creando un abbinamento 10 e lode. Soprattutto dopo Pasqua è un’ottima idea per riciclare le uova di cioccolato ed evitare che i piccoli di casa se ne facciano una scorpacciata da soli.
E visto che per noi i semi di anice sono davvero tra i più intensi profumi marchigiani….abbiamo voluto spargerli in giro per l’Italia facendoli diventare messaggeri della nostra tradizione culinaria e inviandoli in dono ai nostri clienti spesso appassionati di cose buone e genuine!