Un viaggio tra cibo e tradizioni. Storie scritte con la mano e con il cuore di una tradizionalista, che crede nel valore delle cose belle tramandate negli anni, non solo attraverso nostalgici ricordi ma attraverso esperienze da vivere intensamente e passare alle generazioni future.
Tradizionalista è proprio la parola giusta per descrivere il mio stile di vita. Le tradizioni sono per me un grande valore e se scorro quelle che più mi rappresentano mi accorgo che appartengono alla mia famiglia da sempre e che per lo più sono in relazione con il mangiare.
Fare a mano la pasta all’uovo la domenica mattina è una tradizione che dai miei ricordi risale all’epoca delle mie bisnonne ed è stata tramandata negli anni alle mie nonne, e poi ai miei genitori….e tutt’oggi io e mio marito quando abbiamo un po’ di tempo a disposizione adoriamo deliziare amici e familiari con le nostre creazioni fatte in casa. Così facciamo un bel mucchio di farina sulla vecchia spianatoia di legno ereditata, con le mani scaviamo un bel solco all’interno del mucchietto bianco e poi rompiamo una ad una le uova (un uovo ogni etto di farina….dipende da quando è grosso l’uovo). Aggiungiamo un po’ di semola di grano duro per rendere più soda e consistente la pasta non ripiena (tagliatelle, spaghetti alla chitarra, pappardelle) mentre lasciamo più morbida e umida quella da riempire (ravioli, cappelletti..). I bambini hanno il loro pezzetto di pasta da lavorare, così come quando sforno biscotti o muffins, e alla fine si mangia tutti insieme in allegria…
E così di tradizione in tradizione, di anno in anno, di casa in casa, ci ritroviamo a Natale e in tante altre magnifiche occasioni con le famiglie sempre più allargate attorno a lunghe tavolate, composte da 20, 30 a volte 50 commensali da 0 a 90 anni! Tutti della stessa famiglia!
E il cibo preparato in casa è sempre protagonista.
I cappelletti a Natale, rigorosamente fatti a mano uno per uno e poi cotti nel brodo; la pizza con il formaggio e le uova sode dipinte dai bambini per la tradizionale colazione di Pasqua dolce-salata; le zeppole fritte a Carnevale; la “mosciolata” estiva dopo essersi immersi per la raccolta nelle acque che bagnano il Monte Conero al mattino presto; le verdure dell’orto ripiene di molliche di pane e prezzemolo che sono immancabili compagne delle grigliate all’aperto nei sabati d’estate…giorno dopo giorno…anno dopo anno….
Ed è così bello leggere i temi dei miei figli che descrivono ai compagni queste tradizioni mentre è ancora vivo nel cuore il ricordo dei profumi che sentivo da bambina nella cucina dei miei nonni o le emozioni che provavo quando aspettavo queste belle occasioni per ritrovarci tutti… Allora…come oggi.
E così i racconti e gli articoli che vi proporrò saranno scritti con la mano e con il cuore di una tradizionalista, romantica ma anche creativa e innovativa…., che crede nel valore delle cose belle tramandate nel tempo, non solo attraverso nostalgici ricordi ma anche attraverso esperienze che possano essere vissute con gioia ed intensità anche oggi. Provare per credere!!