Tasting Marche Blog

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Tre frutti apparentemente simili, ma di consistenza, dimensioni e sapori molto diversi. Si possono lavorare in tanti modi per realizzare prodotti di altissima qualità e dal gusto incredibile.

Maggio e giugno, a seconda di quanto assolata è stata la primavera, sono i mesi delle ciliegie, delle amarene e delle visciole. Tante varianti per gli squisiti frutti di una pianta comunemente diffusa nel nostro paese sin dalla preistoria, il ciliegio dolce.
Da sempre vivo in campagna e raccoglierle nel momento giusto è una lotta contro il tempo e soprattutto contro gli uccelli che sembrano essere gli unici a sapere quando questi frutti arrivano all’esatto momento della maturazione (ma come faranno mai?) e dai quali i contadini cercano di proteggere gli alberi nelle modalità più curiose.

Dalle tonalità più rosate delle amarene a quelle più scure e intense dei duroni neri di Vignola, ci sono tutte le sfumature del rosso nelle tante varietà esistenti di questi splendidi frutti, di pasta tenera o consistente, dalla forma piccola e tondeggiante o più grande e irregolare.

E se raccogliere le ciliegie in una calda giornata primaverile significa molto spesso farne una scorpacciata infinita….si sa “una tira l’altra”…. con le amarene e le visciole è un po’ più difficile fare indigestione perché hanno un gusto più acido e sono più adatte ad essere lavorate e conservate piuttosto che ad essere consumate appena colte.

Nelle Marche sono diverse le specialità alimentari ricavate con questi frutti eccellenti e servite in tavola. Uno tra tutti è il Vino di Visciole, chiamato in alcuni casi Visciolino, un vero nettare da servire a fine pasto accompagnato con biscotteria secca tipica (come i Croccanti alla mandorla o i Cantucci a base di nocciole). Ogni agricoltore che abbia nel suo campo qualche pianta di visciole ha anche la sua ricetta personalizzata di questo dolce nettare dal colore rosso intenso.
Altra specialità sono la Visciole al sole, conservate all’interno di vasetti di vetro e lasciate macerare per alcune settimane solo con lo zucchero e la luce del sole. Ottime e realizzate con un procedimento lievemente diverso sono le speciali Amarene di Cantiano, amena località dell’entroterra di Pesaro e Urbino dove si raccoglie una particolare varietà di piccole ma gustosissime amarene selvatiche.

E per quelli che non sanno rinunciare ai sapori della tradizione, suggerisco una bella crostata fatta in casa… magari con la Confettura extra di ciliegie….per un piatto davvero da leccarsi i baffi.