C’è chi le chiama chiacchiere, chi le chiama bugie, per noi nelle Marche sono Frappe o Sfrappe e non è Carnevale senza un bel vassoio di questi deliziosi dolcetti fritti. Ognuno ha la sua personale ricetta, ma mentre nelle altre regioni si usa generalmente vino o grappa per l’impasto, da noi è d’obbligo usare il mistrà, volete sapere come le facciamo?
Per un bel vassoio di sfrappe servono 400 gr circa di farina, 4 uova, 2 cucchiai di olio di semi, 2 cucchiai abbondanti di zucchero, 4 cucchiai di mistrà (Varnelli, Anisetta o Anice secco di Castignano), olio per friggere, Alchermes, miele e, a piacere, zucchero a velo.
L’impasto si prepara velocemente battendo le uova con lo zucchero, aggiungendo poi la farina, l’olio e infine il mistrà. Si deve ottenere un impasto morbido, da stendere con il mattarello, che va poi tagliato con la particolare rotella dentata, per dare alle Frappe il bordo irregolare.
Vanno poi fritte velocemente in olio bollente, avendo l’accortezza di toglierle dal fuoco non appena si colorano, e di farle asciugare su carta assorbente.
Per condirle in modo goloso basta sciogliere in un pentolino qualche cucchiaio di miele (il millefiori va benissimo), a cui aggiungere l’alchermes. La sfrappe vanno cosparse abbondantemente con il dolce sciroppo così ottenuto e, a piacere, guarnite con lo zucchero a velo. E W il carnevale!!