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Pochi prodotti come le lenticchie possono vantare una storia davvero millenaria, pensate che se ne parla addirittura nella Bibbia! Considerata da sempre la carne dei poveri sono il piatto che non può mancare durante il cenone di Capodanno e, per una salutista come me, sono assolutamente immancabili in dispensa tutti i giorni dell’anno. E se non conoscete i tanti racconti che ne fanno un assoluto portafortuna a tavola ve li racconto io!

Conosciute fin dall’antichità per le loro qualità nutrizionali alle lenticchie sono legate tante storie e leggende popolari. Immaginate tante donne operose che intorno al fuoco puliscono il prezioso legume, liberandolo da piccoli sassi e impurità, e i tanti racconti che sono nati intorno a questo lavoro domestico d’altri tempi.
Già nella Bibbia si menziona un epico scambio tra Giacobbe e Esaù, la primogenita di quest’ultimo contro un piatto di saporite lenticchie, mentre nell’antica Roma Plinio ne esaltava il loro valore nutritivo e la virtù di infondere tranquillità all’animo.
Dalle nostre parti questo legume è legato alla somiglianza con piccole monete e alla credenza popolare di poter portare fortuna e prosperità se consumato nel primo giorno dell’anno.
Per questo è immancabile durante la cena di San Silvestro e mangiare un bel piatto di lenticchie allo scoccare della mezzanotte e una tradizione a cui non si po’ rinunciare.
Io adoro questo legume e onestamente è presente sulla mia tavola tutto l’anno. Una bella minestra di Lenticchie dei Sibillini è perfetta nelle fredde serate invernali con qualche pezzettino di salamella piccante, così come una fumante zuppa di Lenticchie, Orzo e Farro è il piatto ideale per i miei amici vegani.
Che voi siate in famiglia o sulla neve siete pronti a festeggiare l’arrivo del 2016? Buon anno da Tasting Marche!